Procedura
Una terapia individualizzata
Per iniziare una psicoterapia, propongo un primo incontro per conoscerci e chiarire la domanda iniziale; seguono alcune consulenze per definire gli obiettivi della terapia e il percorso per raggiungerli (orientamento, durata e frequenza degli incontri).
Il mio metodo di approccio è destinato a chiunque...
ma i miei particolari centri di interesse e di azione sono
le situazioni di crisi (malattia, conflitti, burn-out, mobbing, lutto, migrazione, ecc.)
le difficoltà relazionali con se stessi o con gli altri (famiglia, partner, colleghi, dipendenza affettiva ecc.)
Le situazioni di handicap mentale
Per i medici che consultano questa pagina o le persone che conoscono il gergo psichiatrico, mi interesso in particolare di:
- Ansia (attacchi di panico, fobie, disturbi d’ansia generalizzata, disturbi post traumatici, ecc.)
- Disturbi dell’umore (depressione, morale basso, manco di fiducia in se stesso, ecc.)
- Problemi relazionali (genitori-figli, genitorialità, crisi di coppia, ecc.)
- Problemi inerenti a fasi di transizione (adolescenza, genitorialità, separazione, lutto, menopausa).
Così come di patologie psichiatriche avverate:
- Disturbi della personalità (schizoide, shizotipica, paranoica, ossessiva-compulsiva, borderline, istrionica, narcisistica, ansiosa)
- Disturbi psicotici (shizofrenia, disturbo derilante, disturbo bipolare, mania)
- Disturbi del comportamento alimentare (bulimia, anoressia)
Se necessario e d’intesa con il paziente, ho l’abitudine di integrare in alcuni momenti della terapia la sua famiglia, come pure la rete di cura pre-esistente.
Prima di iniziare una psicoterapia, propongo una prima seduta in cui ci incontriamo e chiarifichiamo la domanda iniziale (che cosa la spinge a chiedere aiuto). Seguono alcune sedute allo scopo di definire gli obiettivi della terapia ed il percorso per arrivarci (direzione, durata e frequenza delle sedute).
È alla fine di questa fase, se i problemi persistono e se decidiamo di continuare a lavorare assieme, che inizia il percorso terapeutico vero e proprio. Regolarmente, durante le sedute, si discuterà dei miglioramenti e/o delle difficoltà. È possibile in qualsiasi momento interrompere la cura, ma vorrei che fosse fatto in modo discusso, consapevole che i tempi difficili in terapia possono, se sviluppati, permettere alla persona una trasposizione positiva dell’apprendimento nelle difficoltà relazionali della vita quotidiana.